mercoledì 9 aprile 2008

CITAZIONI DEL GIORNO

Dell'Utri ha rilasciato un'intervista al Corriere in cui ha amabilmente trattato alcuni argomenti di attualità e di storia. Riporto le citazioni seguenti.

La prima riguarda un agomento che è sempre stato di grande interesse per la destra italiana, una di quelle battaglie che fin dalla nascita di Forza Italia sono sempre state al cuore del pensiero politico di Berlusconi e co.: si tratta dello sterminio degli omosessuali durante la seconda guerra mondiale.

OMOSESSUALI - «Il tema degli omosessuali è sempre stato ritenuto una sorta di pruderie, come si direbbe in Francia, ed è tuttora grave il silenzio su questa pagina nera della storia. È stato sbagliato non tirarlo fuori, quando invece bisogna guardare con chiarezza ad argomenti così importanti».


PENTITI - «Posso dire di conoscere quasi tutti i pentiti di mafia, ma oggi faccio fatica a individuarne uno sano, anche se ce ne saranno» ha aggiunto Dell'Utri. «Non bisogna però scordare - aggiunge il senatore di Forza Italia - quelli che vengono tirati fuori per essere incisivi durante un processo importante, per poi essere dimenticati dallo Stato quando non servono più, a rischio della propria vita».


«MANGANO E' UN EROE» - «Il fattore Vittorio Mangano, condannato in primo grado all`ergastolo, è morto per causa mia. Mangano - ha poi aggiunto Dell'Utri - era ammalato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato. E` un eroe, a modo suo».

Avete presente chi era Mangano? Era lo stalliere di Berlusconi, condannato per mafia;inoratica era accusato di essere l'anello di congiunzion tra Dell'Utri e alcuni esponenti di Cosa Nostra; mise anche una bomba in una delle ville del suo capo per convincrlo non mi ricordo a fare cosa.

Chiudo con una perla su calciopoli:

MOGGI - «Moggi è una persona simpaticissima e sono convinto che le presunte manovre che gli vengono attribuite non siano vere. Le accuse sono nate dal suo grande successo. Moggi aveva organizzato bene le cose e così sarebbe stato ancora per molti altri anni. Il successo non è risparmiato nè perdonato a nessuno, neanche a Moggi».

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