giovedì 1 maggio 2008

DUE CHIACCHIERE INUTILI SULL'IMMIGRAZIONE

Io non capisco una cosa. Allora, c'è il problema che l'immigrazione candestina produce criminalità. E' evidente. Allora io ci ragiono un pò su e penso: abbiamo una legge che era stata fatta per contenere l'immigrazione, vincolando l'acesso al paese al possesso di garanzie di residenza e di lavoro. Che però dovevano essere possedute prima, o meglio, al momento, dell'arrivo. Quest'idea, invece che ridurre la quantità di immigrati e migliorarne le condizioni di accesso, ha fatto precisamente l'opposto: principalmente, ha spinto alla costituzione di questi "sottomondi" periferici, in cui persone evidentemente prive dei requisiti minimi di legge per stare in Italia si adattavano a vivere in condizioni di miseria. Miseria che evidentemente genera criminalità, reti criminali e sottoculture criminali, molte delle quali si occupavano di creare ponti di passaggio illegali con i paesi di provenienza, basati sullo sfruttamento degli stessi migranti. Quindi è un sistema di condizioni -in cui rientrano le leggi, le strutture di accoglienza, ecc...- che modella l'immigrazione e la rende ciò che è. Che quindi rende le persone ciò che sono.

Pregiudizi

Tipico è invece, per esempio, il fatto di attribuire alla natura di un gruppo etnico comportamenti tipici: i rumeni sono violenti -però le loro mogli sono invece ottime badanti; i marocchini sono trafficanti e spacciatori -però ottimi spacciatori (scherzo), o buoni lavoratori. Bisognerebbe anche ricordarsi che droga e prostituzione sono, oltre a molte altre cose, due mercati, e che dunque esistono in virtù di una domanda. Chi è che si droga? Gli stessi, (uso gli stereotipi volutamente)magari Maghrebini, che spacciano? Chi è che va a puttane? Gli stessi Albanesi o i Rumeni che fanno i magnaccia? Nel caso di questi traffici illegali, si vede subito che queste categorie di persone hanno legami anche molto stretti con la società italiana, che costituisce la domanda dei beni offerti, ma si capisce anche come mai, vista l'illegalità del traffico (unita ad una buona dose di ipocrisia), questo legame economico, solido quanto redditizio, non possa essere visibile.

"Sporchi Ebrei"

Anche sessant'anni fa in Germania, gli Ebrei, che erano tedeschi, furono considerati responsabili della crisi economica; più volte, nel corso dei secoli, sono stati accusati dei peggiori crimini, o di affamare ed impoverire la gente (vedi Il Mercante di Venezia di Shakespeare, ad esempio). Spesso ciò è accaduto perchè gli Ebrei vivevano e lavoravano dentro una data società, tenendosene al contempo distaccati nella religione, nei matrimoni, nell'alimentazione (hanno praticamente le stesse proibizioni alimentari dei musulmani)... Purtroppo però come spesso accade, quello che le società non assimilano presto o tardi lo espellono. E allora, in momenti di crisi, questa facile identificabilità li ha resi bersagli facili. Con gli esiti ben noti. Un'ultima osservazione. Oggi nessuno -segno che le cose per fortuna cambiano- si sognerebbe di associare istintivamente la sporcizia agli ebrei. Eppure ciò avveniva regolarmente: erano considerati sudici e schifosi. Questo è un tratto tipico associato alle minoranze che per una ragione o per un'altra- lingua, colore della pelle, cultura- si distinguono dalla maggioranza della società: ciò che oggi capita per quasi tutti gli altri gruppi nazionali o etnici, soprattutto quelli che popolano le strade italiane e che vivono, loro malgrado, in condizioni orribili. Fortunatamente, il neosindaco di Roma ha rassicurato la comunità ebraica romana; questo dimostra come il fascismo, promuovendo attivamente l'antisemitismo contro l'ebreo infido, sporco e sfruttatore, avesse sbagliato. Gli eredi del fascismo si sono ricreduti, dimostrando che il giudizio dei loro predecessori era sia falso, sia moralmente sbagliato. Ma non hanno abbandonato quel modo di pensare: hanno solo cambiato besagli.
"Ci saremo sbagliati a suo tempo, ma ora abbiamo ragione. Fidatevi." Fidatevi.

Sistema

L'immigrazione è quella che è in virtù delle modalità con cui la si gestisce. E' evidente che se il sistema di gestione è fatto male, le scelte diventano due: o tollerarne le conseguenze, spesso in modo opportunistico (centrosinistra), oppure brandire il manganello (centrodestra).
Il fatto è che accanirsi contro gli immigrati, clandestini, lavoratori, criminali che siano, significa confondere l'effetto con la causa, confondere le persone come prodotto di un sistema con le persone in quanto responsabili di esso. Cause ed effetti. Scambiare i secondi con le prime, in campo politico, può produrre disastri. E' per evitare questo e per farsi un'idea del mondo il più possibile vera, che in genere uno cerca di informarsi e studiare, piuttosto che per fare bella figura nelle cene, oppure per fare una bella carriera. Invece qualunque analisi, a prescindere dal fatto che sappia smontare il punto di vista altrui ed offrirne uno alternativo, è perdente in principio. Basta analisi. Basta ragionamenti. Soluzioni. La vittoria del P.D.L.+ Lega alle elezioni ha rafforzato questa convinzione. Basta con le chiacchiere.

Sicurezza e Economia

Il probema ora è che in questo momento ci sono grosso modo due grandi temi politici: uno è la sicurezza, che sembra prioritario, l'altro è l'economia. Si preannunciano tempi duri, di recessione, e non mi sembra che il nascente governo abbia manifestato precise volontà politiche e precisi indirizzi in materia economica. Sono portato a credere che non ne abbia, visto che la politica si è ridotta ad ottenere e gestire consensi più che ad amministrare un paese. Il problema è ora il seguente: a fronte di una crescente insicurezza economica, c'è questa marea montante di odio contro gli immigrati. C'è l'Emergenza Sicurezza. Da notare che non c'è rapporto alcuno tra i due problemi: non è l'immigrazione che distoglie le risorse statali, non sono gli immigrati a rendere più poveri gli italiani o a produrre, ad esempio, il continuo rincaro dei prezzi. Eppure, è su loro che l'opinione pubblica ormai si è concentrata, mentre sulle questioni economiche nessuno ha ancora detto cosa sarebbe il caso di fare. Il rischio è che si cerchi, in una fase di insicurezza, un semplice capro espiatorio, una vittima sacrificale, un principio esplicativo del Male, contro il quale la società intera possa compattarsi ed autoassolversi, scaricandovi le proprie responsabilità. Amen.

E ora?

Concludo con quello che ho detto all'inizio. Io non capisco una cosa. Può anche darsi che molti politici si siano disinteressati di questi problemi. Non si tratta di mettere in discussione che esistano problemi con l'immigrazione, ne esistono di sicuro. Cionondimeno, quella che si è generata è un'ondata di razzismo e di xenofobia, pura e semplice. Analizzare un problema serve a cercare delle soluzioni. Qui invece ha avuto ragione non chi ha dato una spiegazione ai problemi ed offerto soluzioni, ma chi ha detto alla gente quello che voleva sentirsi dire. Ora basta. Gli immigrati fanno schifo. Invece, sono le condizioni con cui è gestita l'immigrazione che fanno schifo. Cambiamole. E invece niente: messaggio non recepito.
Ma il dramma vero è che non hanno ragione. Se ce l'avessero, ci si potrebbe anche consolare. Invece no: si sbagliano, e il fatto che le elezioni siano andate come sono andate non vuol dire che la ragione, nè tantomeno le soluzioni, siano dalla loro parte. Vuol dire soltanto che la maggioranza degli italiani è stata in grado di sbagliarsi, cosa che purtroppo non è una novità.

SCHERZO!

Io sono tra quelli che è ancora convinto che sia tutto uno scherzo: mi aspetto che da un momento all'altro saltino fuori Prodi e D'Alema con cappellini a cono, trombette e coriandoli gridando "Scherzo!" e che in realtà non sia andato tutto a rotoli come è andato; spero che il ragazzo prodigio Weltroni si strappi via quella faccia a culo ed in realtà sotto ci sia Bertinotti, che con rinnovato vigore gridi "Alabarda Spaziale!" come ai bei vecchi tempi. E giù a ridere.