giovedì 11 settembre 2008

11 Settembre

Allora, oggi è l'11 settembre. L'evento da tutti associato a questa data ha per me un significato particolare, anche se non è che ci sia dietro una qualche storia e neppure qualcosa di eclatante che riguarda la classica domanda del dov'eri cosa facevi ecc... (ero a letto con la mia ragazza, tra l'altro). I fatti dell'11 settembre 2001 hanno per me un significato un po' particolare perché sono stati il primo argomento sul quale ho cominciato a cercare informazioni sul web, sono cioè l'inizio di un pecoso che mi haportato ditto a questo blog. Devono essere passati ormai tre anni da quando ho avuto l'adsl (forse meno, non me lo ricordo) ed ho scoperto i filmati in streaming in un bellissimo sito che è la sezione di luogocomune.it sull 11 settembre, che trovate linkata in basso a destra.

Ormai, personalmente, mi sono fatto un'idea su quello che è successo quel giorno. Non so dire esattamente chi ha organizzato quella cosa, ma sono certo che Ben Laden sia solo un burattino, un fantoccio, un prestanome. Non so di chi, ma ne sono sicuro.
A confermamelo è stata la visione di 26 secondi del programma di Minoli, ieri sera su Rai 2. Contorcendosi sulla sedia girevole come sua abitudine, l'intellettuale ha mostrato in esclusiva una chicca eccezionale; era la ricostruzione del ritrovamento da parte del FBI di un reperto incredibile: la valigia di Mohammed Atta, il capo degli attentatori dell'11/9. Si vedevano due mani guantate che aprivano una valigia contenente: un corano, alcuni manuali di volo, una divisa da pilota e alcune pagine del diario di Atta contenenti appunti per dirottare l'aereo, vergati a mano in arabo su fogli volanti.
Ora, è sufficiente rifletterci su un secondo per accorgersi che c'è qualcosa di strano. Causa un errore commesso nell'imbarco dei bagagli, la valigia da stiva di Atta non è stata caricata sull'aereo dove si è imbarcato, da cui il ritrovamento. Ma, come diceva Lubrano, la domanda sorge spontanea: perché uno che si organizza per dirottare un aereo si porta dietro una valigia? Soprattutto, perché si porta dietro una valigia contenente la prova provata di ciò che sta per commettere? Poniamo che il piano fosse fallito: con quelle prove in mano lo avrebbero inculato per sempre. Perché quindi si sarebbe portato dietro una quantità di prove così plateale? Non regge. E' evidente che è una puttanata colossale, dall'inizio alla fine. La cronaca comunemente accettata di quei giorni è piena di circostanze impossibili da giustificare e spiegare, che non ho voglia di elencare qui perché chi vuole se le può trovare da solo. Mi limito soltanto a dire un'ultima cosa.

Ho rivisto le immagini delle torri nel momento del crollo: ho avuto la netta sensazione, a mente lucida e semplicemente guardando, che si tratti di una cosa che da un istante all'altro viene giù, come un sacco di patate. Mi da proprio la sensazione che, a meno che non si consideri la presenza di esplosivo, manca la causa scatenante del crollo. E' proprio un problema cognitivo: non riesco a vedere la relazione causa-effetto tra l'aereo che si schianta e la torre che viene giù. Provate anche voi a riguardare la scena -non ne mancherà l'occasione in questi giorni- e vi renderete subito conto che la storia non regge: non è possibile che un aereo ci si schianti sopra e dopo un'ora, così, la torre viene giù. Secondo me salta proprio all'occhio. O forse salta al MIO occhio. Di sicuro, e ne sono convinto, la gente come Minoli ci ha presi per deficienti. Ma il guaio è che hanno avuto ragione loro.